Pollica. La svolta nelle indagini sulla morte di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso quattro anni fa con nove colpi di pistola, arriva dopo l’interrogatorio che i magistrati di Salerno hanno avuto con il narcos brasiliano, incarcerato in Colombia, Bruno Humberto Damiani De Paula.
Qui gli investigatori hanno formalizzato per lui l’accusa di omicidio volontario con l’aggravante di metodo mafioso in concorso con altri ancora da identificare. Damiani ha ribadito ancora una volta di non avere nulla a che fare con la vicenda e che non solo non ha mai conosciuto il sindaco Vassallo, ma che non ha mai avuto uno scontro diretto con lui nella sua attività di spaccio presso il porto di Acciaroli.
Per i familiari di Vassallo occorre fare chiarezza sui mandanti di quell’omicidio: “Sono convinto che la droga abbia un ruolo importantissimo in tutta la vicenda. Bisogna indagare – sottolinea il fratello Dario Vassallo – sulle posizioni di certi personaggi che nel 2010 gravitavano nell’area del Cilento. Se la magistratura ha fatto questo passo – continua Dario Vassallo presidente della ‘Fondazione Angelo Vassallo’ – vorrà dire che ha delle prove. Noi ci affidiamo alla Procura di Salerno che ha sempre fatto un lavoro costante e meticoloso“.